La teoria della pena detentiva a confronto con la sociologia carceraria: il testo appena uscito per la collana Etnografie della casa editrice Ombre Corte è il frutto di un percorso di ricerca etnografica all’interno degli istituti di pena di cinque regioni del centro-nord d’Italia compiuto da un gruppo di ricerca afferente al Master in Criminologia critica e sicurezza sociale. Il volume prende forma attorno ai racconti e ai diari che Elton Kalica ha scritto durante la sua detenzione, costituendosi così come la prima esperienza scientifica di Convict Criminology (www.convictcriminology.org) in ambito italiano. La narrazione si sviluppa attraverso l’incrocio di sguardi e prospettive riferibili alle diverse figure che popolano il carcere: i detenuti, gli operatori penitenziari e il ricercatore, offrendo visioni differenziate sulle realtà e sui vissuti del carcere in Italia. Sei diverse aree tematiche (quotidianità, disciplina, lavoro, istruzione, salute e contatti con l’esterno) accompagnano il lettore attraverso gli spazi e le culture che definiscono la realtà carceraria, offrendo uno spaccato convincente delle contraddizioni e delle incongruenze che caratterizzano la materialità della pena detentiva. Di seguito l’incipit del testo:
Un ingranaggio meccanico spinge rumorosamente il cancello permettendo al furgone di entrare nel perimetro interno del carcere. Scendo dal furgone. Mi accompagnano all’interno. Un agente preme un pulsante e apre un primo cancello svelando un lungo corridoio illuminato da neon. Ci incamminiamo in silenzio mentre il cancello si richiude alle nostre spalle. Un altro cancello scorre rumorosamente sul proprio binario liberandoci la strada verso un corridoio ancora più lungo. Proseguiamo. Dopo una decina di metri troviamo sulla destra un cancello chiuso. Una targhetta riporta la scritta “Sale colloqui”. Dietro il cancello si possono scorgere due agenti presi in una conversazione. Altri dieci metri e ci fermiamo. Sulla destra un altro cancello. Un’altra targhetta dice “Accettazione”. Il cancello si apre. Entriamo.
Rispondi